Dieta e colite

Vi sono molte forme di coliti a seconda della gravità e della frequenza, e si manifestano generalmente con sintomi quali dolori addominali, attacchi improvvisi di dissenteria alternate a periodi di stipsi, sensazione di pesantezza e di gonfiore, flautolenza e a volte anche dolori anali e perianali. I motivi della colite possono essere di natura psicologica, come in quei casi in cui l’ansia e lo stress vengono somatizzati, ma il più delle volte è la cattiva alimentazione a stare sul banco degli imputati.
In questi casi è molto importante seguire una dieta sana che permetta al corpo di dare il via a quel processo di disintossicazione che gli permetta di liberarsi da un disagio imbarazzante e fastidioso.

Linee guida da seguire per sentirsi meglio potrebbero essere le seguenti:

  • Mangiare molta frutta, anche se all’inizio della cura contro la colite è meglio evitare la frutta acida, che sarà invece possibile integrare piano piano quando i sintomi più eclatanti saranno fortemente diminuiti.
  • Bere molta acqua, almeno 8-10 bicchieri al giorno: infatti la colite spesso può disidratare il corpo, e bere molta acqua aiuta a reidratare l’organismo e a prevenire la stitichezza.
  • Meglio limitare i cibi ricchi di fibre nei periodi di riacutizzazione della colite, seguendo invece una dieta con alimenti non troppo ricchi di fibre, in modo da far riposare l’intestino e ridurre i sintomi. Tra i cibi più ricchi di fibre si ricordano in modo particolare gli alimenti integrali e la crusca.
  • È importante seguire anche una dieta con pochi scarti, che non è sinonimo di dieta con poche fibre: infatti alcuni alimenti con poche fibre, come i latticini ed il caffè, possono in effetti aumentare gli scarti e incrementare la defecazione.
  • Assumere molte proteine contenute nelle carni magre, nel pesce e nelle uova: questi alimenti possono contribuire ad alleviare i sintomi delle infiammazioni intestinali.
  • Viene anche molto elogiato in questi casi il ruolo dei prebiotici, come la fibra psyllium ad esempio, in nome di una buona e completa guarigione. L’azione dei prebiotici è fondamentale perché favoriscono nel colon la crescita di batteri utilissimi per migliorare l’attività intestinale. Sono inoltre consigliati anche i probiotici per il recupero dell’intestino, in quanto si tratta di microrganismi viventi che migliorano la salute intestinale.

Alimenti da evitare con la colite:

  • Evitare i cibi contenenti lattosio se vi si è intolleranti, oppure consumare alimenti pretrattati con lattasi. Questo perché l’intolleranza al lattosio è causata in genere proprio da una carenza di lattasi, un enzima fondamentale per assorbire e digerire il lattosio, lo zucchero del latte. L’intolleranza al lattosio è molto collegata ai disturbi intestinali, poiché il lattosio non viene metabolizzato dalle stesse cellule intestinali, causando diarrea, dolore addominale, gas e gonfiore.
  • Limitare il caffè, gli alcolici ed il sorbitolo (un tipo di dolcificante), perché potrebbero esacerbare i sintomi della sindrome da infiammazione intestinale (IBD).
  • Limitare i cibi che producono molto gas intestinale, come tutte le verdure che fanno parte della famiglia dei cavoli (cavoli, broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles), i piselli, le lenticchie, le cipolle, l’erba cipollina, i peperoni e le bevande gassate.
  • Ridurre l’assunzione di grassi se si è subita un’operazione chirurgica all’intestino: infatti i cibi molto grassi, in casi come questi, causano attacchi di diarrea e produzione di parecchio gas a livello intestinale.

Unendo a questi semplici accorgimenti un po’ di moto e qualche pausa rilassante, molte persone riescono a trarre notevole giovamento.

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